Universalità. – Vige il mito della diversità universale, si considera il diritto a migrare. Viviamo in un solo pianeta dove muoriamo, dovrebbe bastare per tutti i terrestri viventi. Occorre dire no al petrolio e al carbone, ai combustibili fossili e al nucleare. L’acqua è un bene comune e un diritto umano, non può essere privatizzata. Siamo cittadini del mondo, pianeta Terra, vogliamo la garanzia dell’acqua minima vitale per ogni individuo vivente. Si combatte per l’etica presto, a vent’anni, come si può lottare a quaranta… anni. Sempre solidali, con le stesse idee delle idee, delle donne. Un sogno di politica possibile dove uguaglianza e libertà sono parole cruciali, ragionando sulla libertà femminile, necessità pressante per una politica che voglia accrescere per le donne la dotazione di mezzi, risorse ed opportunità. Per noi la laicità è intesa come riconoscimento delle differenze a fondamento della convivenza, come rifiuto d’imposizione per legge di un valore, di un’etica come i soli legittimi. La libertà femminile, responsabilità, autodeterminazione delle donne; la libertà di scelta di tutte le persone sulla propria vita e sul proprio corpo e i modi concreti in cui esercitarle; sono principi fondanti di un’innovazione profonda nei contenuti e nelle forme della democrazia e nel rinnovamento della politica. Per uscirne vittoriosi… noblogs… felci e mirtilli, antifascisti, ora e sempre resistenza… il fascismo è la cancrena, si elimina o ci si crepa! I libri anarchici sono armi contro il fascismo. La differenza dietro le sbarre, in prigione, nei carceri, credendo che l’@more (amore) sia tutto, oppure niente. Rifondaction il 77… no riformismo, abbattimento del capitalismo. Ma l’articolo non finisce qui, siamo solo all’inizio… è necessario un cambiamento profondo e radicale, per liberarsi dalla corruzione! L’unica loro consolazione era il ricordo dell’esplosione avvenuta nel 1979, negli Stati Uniti d’America, di una centrale atomica simile a Chernobyl, la Centrale nucleare “Vladimir Ilici Lenin”. Infatti il 26 Aprile 1986 l’umanità è vittima di Chernobyl, con l’esplosione della famosa Centrale Nucleare utilizzata per l’energia, con il nome dedicato ad un ex presidente Russo, ai tempi dell’Unione Sovietica. La città di Rojava non è stata sola… dalle pianure del nord-ovest italiano, Roberto Mazzà.

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